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Papa Bonifacio VIII

Papa Bonifacio VIII

Affresco: Giotto. San Giovanni in Laterano. Roma

Notizie: (Anagni, 1230 circa - Roma, 11 ottobre 1303) Bonifacio VIII, nato Benedetto Caetani fu il 193esimo Papa della Chiesa cattolica dal 1294 alla morte. Fu discendente di un ramo della famiglia longobarda pisana Gaetani (o Caetani), la quale poté acquisire enormi ricchezze e grandi latifondi sfruttando proprio la sua carica pontificia. Era figlio di Lofredo Caetani e di Emilia Patrasso di Guarcino. Il Cardinale Benedetto Caetani fu tra le figure che indussero maggiormente papa Celestino V ad abdicare al soglio pontificio. Una volta nominato pontefice, infatti, pare che Celestino V udisse nel silenzio della propria stanza la voce di un angelo che, per ordine divino, lo invitava a rigettare la propria nomina pontificia; in realtà, la voce non era di un angelo, bensì del Caetani stesso che successivamente, essendo un profondo conoscitore del Diritto Canonico, offrì la propria assistenza a Celestino V per trovare le necessarie ragioni legali per abbandonare il soglio pontificio. Appena dieci giorni dopo l'abdicazione di papa Celestino V i componenti del Sacro Collegio si riunirono in conclave in Castel Nuovo, nella città di Napoli, il 23 dicembre 1294 per dare alla Chiesa il nuovo Pastore. Già il giorno successivo, vigilia di Natale, fu eletto papa il Cardinal Benedetto Caetani, nativo di Anagni e titolare della Chiesa dei SS. Silvestro e Martino. Fu incoronato nella Basilica di San Pietro il 23 gennaio 1295 e assunse il nome di Bonifacio VIII. Aveva 64 anni circa.La destituzione e la morte di Celestino V: come primo atto del suo pontificato, dopo aver riportato la sede papale da Napoli a Roma per sottrarre l'istituzione all'influenza di re Carlo II d'Angiò, dichiarò nulle tutte le decisioni assunte dal suo predecessore Celestino V. Immediatamente dopo, a causa dell'ostilità dei cardinali francesi, ebbe timore che il suo predecessore, Pietro del Morrone, ritornato semplice frate, potesse essere cooptato dai porporati transalpini come antipapa. Per cui si rendeva necessario che la sua persona rientrasse sotto il ferreo controllo del Pontefice. Bonifacio VIII fece pertanto arrestare Celestino V da Carlo II d'Angiò, lo stesso monarca che pochi mesi prima ne aveva sostenuto l'elezione pontificia, e lo rinchiuse nella rocca di Fumone, di proprietà della famiglia Caetani, dove rimase fino alla morte. Nonostante ci siano varie ipotesi non è certo che la morte di Celestino V sia stata violenta o avvenuta per mano di Bonifacio VIII. Lo stato di detenzione voluto dal Caetani, però, può aver peggiorato la salute di un ottantasettenne già debilitato dalle fatiche dei precedenti mesi. L'ampio foro sul cranio dell'ex-papa sembra dovuto non a un chiodo conficcato ma a un ascesso di sangue al cervello. Alla sua morte Bonifacio portò il lutto per lui, caso unico tra i Papi, e celebrò una messa pubblica in suffragio per la sua anima. Poco dopo diede inizio al processo di canonizzazione, che fu accelerato e concluso pochi anni dopo da Papa Clemente V su pressione del re di Francia Filippo IV il bello e dei fedeli.[Fu l'ultimo papa a concepire la Chiesa come un'istituzione al di sopra delle genti e degli Stati, tutti ad essa sottomessi. A lui si deve la fondazione dell'Università "La Sapienza" di Roma e la costruzione del Duomo di Orvieto e di Perugia. Pubblicò nel 1298 il Liber sextus, terza parte del Corpus iuris canonici, séguito dei cinque volumi del Liber extra, pubblicati nel 1234 da Papa Gregorio IX, rivelando un'ottima conoscenza del diritto. Riorganizzò l'amministrazione della Curia romana e gli archivi vaticani. Con la bolla Super cathedram, emessa il 18 febbraio 1301, ridimensionò i poteri di predicazione e confessione degli ordini mendicanti, riducendo in questo modo i continui conflitti fra clero secolare e clero regolare. Bonifacio VIII fu un papa dedito al culto della propria immagine. Si fece ritrarre, ancora in vita, in tantissime immagini; cosa che nessun Pontefice prima di lui aveva mai fatto. Statue in marmo e bronzo raffiguranti la sua persona si trovano a Firenze, Orvieto, Bologna, nel Laterano e ad Anagni. Persino Giotto lo immortalò in un celebre affresco nell'atto di leggere, dalla loggia di San Giovanni in Laterano, la bolla con la quale proclamava il Giubileo dell'anno 1300. Benedetto Caetani fu un personaggio estremamente controverso che visse in un periodo di transizione. Diversi sono gli storici che lo giudicano un personaggio cinico e dispotico, gran peccatore, avido di ricchezze e di potere. Diversi segni fanno supporre che fosse superstizioso tant'è che usava, ad esempio, coltelli aventi per manico corna di serpente e portava al dito un anello appartenuto a re Manfredi di Svevia. La leggenda popolare sosteneva addirittura che avesse strappato personalmente tale anello dal cadavere del Re. È aspramente criticato da Dante in tutto l'Inferno, tanto che il sommo Poeta scrisse che nella Bolgia dei Simoniaci c'è già un posto riservato a lui.


Stato: Liberia

Data: 12/12/2000

Emissione: Storia del Papato

Dentelli: 13¾ x 13¾

Filigrana: Senza filigrana

Stampa: Offset

Stato: Vatican City

Data: 21/12/1949

Emissione: Anno Santo
Papa Bonifacio VIII

Dentelli: 14 x 14

Tiratura: 550.000

Filigrana: Filigrana ruota alata

Stampa: Rotocalco

Bozzettista: C. Mezzana


Stato: Vatican City

Data: 24/03/1998

Emissione: I Papi e gli Anni Santi

Dentelli: 13¾

Tiratura: 450.000

Stampa: Offset

Bozzettista: I.O. Fantini